In occasione del 5° Congresso nazionale di Telemedicina e Sanità Elettronica organizzato da SIT (Società Italiana di Telemedicina e Sanità Elettronica) è stata trattata, tra le altre, la tematica delle app mediche, ovvero applicazioni di dispositivi mobili dedicate a tutto ciò che concerne la sanità. In quanto Direttore Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico, la Dottoressa Marcella Marletta è stata chiamata a intervenire su questo argomento di interesse sempre crescente e dalla natura delicata.
Le app mediche, infatti, se da una parte offrono degli indubbi vantaggi, quali la semplificazione di stabilire la diagnosi e la terapia, oltre ad una migliore gestione delle fasi di cura e un intervento in prima persona del paziente, dall’altra pongono precise questioni sui temi della privacy e della sicurezza.
Il numero di applicazioni in commercio è passato da 40mila a 100mila nell’arco di un solo anno e molte di queste richiedono l’accesso ai dati sensibili dell’utente, senza che costui sia necessariamente messo al corrente del motivo. A tal proposito l’intervento delle Autorità, le quali hanno avanzato richiesta di obbligo, per gli sviluppatori, di informare gli utenti di quali dati personali verrebbero eventualmente raccolti e per quale scopo.
La Dottoressa Marcella Marletta ritiene, perciò, necessario dapprima stipulare un quadro normativo, per poter successivamente offrire ai cittadini uno strumento dal facile utilizzo. Ciò che si intende perseguire è l’obbligo di registrazione o di notifica di queste applicazioni nel sistema informativo del Ministero della Salute, in modo tale da poterle catalogare. Occorre, a questo proposito, delineare le Linee guida per stabilire criteri e processi di catalogazione, per poter decretare il diverso livello di rischio di ognuna delle applicazioni. In seguito verrà istituito un Osservatorio permanente.
Nel frattempo è stato ufficializzato il Tavolo ministeriale dell’innovazione con lo scopo di sancire regole e standard che le applicazioni dovranno rispettare in qualità di dispositivi medici. Questo vede già una convocazione per stabilire le tempistiche di sviluppo del portale, per il quale Marcella Marletta si ritiene fiduciosa di ottenere risultati entro la fine dell’estate. La SIT, invece, si dice più prudente e punta le aspettative alla fine dell’anno. Di sicuro entro l’estate avverrà la pubblicazione di un libro relativo alle applicazioni e l’emanazione di un provvedimento da parte del Garante della privacy sul loro uso.